You are here
Fisciano, ecco il progetto “Orto Sociale “Dal seme della terra al seme dell’inclusione” Provincia Provincia e Regione Turismo ed Eventi zonarcs 

Fisciano, ecco il progetto “Orto Sociale “Dal seme della terra al seme dell’inclusione”

È stato presentato questa mattina, presso il Palazzo di Città di Fisciano, il progetto “Orto Sociale – Dal seme della terra al seme dell’inclusione”, promosso dalla Cooperativa Sociale Progetto2000 in collaborazione con i Comuni di Fisciano, Siano e Bracigliano e il Consorzio Sociale Valle dell’Irno, con il sostegno della Regione Campania. L’iniziativa, rivolta a ragazzi tra i 16 e i 21 anni con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, punta a favorire inclusione sociale, relazionale e lavorativa, offrendo al tempo stesso un concreto supporto alle famiglie. Il progetto prevede attività agricole e di cura del verde, con l’obiettivo di sviluppare autonomia, capacità di relazione e competenze pratiche.

Le dichiarazioni

Il sindaco di FiscianoVincenzo Sessa, ha definito l’Orto Sociale “un’opportunità per i ragazzi e un sollievo per le famiglie”, sottolineando l’importanza di politiche sociali inclusive.

Il sindaco di SianoGiorgio Marchese, ha evidenziato la forza della collaborazione tra enti e istituzioni per offrire “un concreto sostegno alle famiglie e ai giovani”.

Il sindaco di BraciglianoGiovanni Iuliano, ha parlato di “un percorso educativo che rafforza autostima e inclusione, grazie ad attività pratiche legate alla natura”.

La direttrice del Consorzio Sociale Valle dell’IrnoMaria Grazia Sessa, ha spiegato che il progetto coinvolgerà 15 ragazzi in attività finalizzate all’inclusione sociale e a una possibile esperienza pre-lavorativa.

Infine, Federica Alfano, referente della Cooperativa Sociale Progetto2000, ha ricordato che “lavorare a stretto contatto con la natura aiuterà i giovani a sviluppare autonomia e capacità di relazione, seminando speranza e partecipazione attiva”.

Un modello di welfare partecipativo

Il progetto si svolgerà a Bracigliano, nei terreni adiacenti al Centro Diurno Polifunzionale per disabili Betty Faella, e punta a diventare un modello replicabile di welfare di comunità, in cui istituzioni, enti locali e terzo settore collaborano per costruire percorsi di crescita e inclusione.

scritto da 







Related posts